Esclusiva TJS - Menolascina: "A Castellammare gli anni più belli della mia carriera"
Michele Menolascina, centrocampista della Juve Stabia dal 1997 al 2000, che insieme a Gaetano Fontana formava una coppia d'oro, è stato raggiunto in Esclusiva da TuttoJuveStabia. Queste le sue dichiarazioni: “Sono stati gli anni più belli della mia carriera. A Castellammare mi sentivo un calciatore di serie A e non di serie C. Avevo un attaccamento per quella maglia che era morboso e purtroppo ho vissuto un momento difficile con quella retrocessione che è l’unico neo della mia vita da calciatore. Siamo retrocessi con una squadra con la quale era impossibile retrocedere”. Delusione per una dura retrocessione che non si riesce a digerire, ma anche per una finale play off che poteva aprire le porte della cadetteria: “Ho ancora la convinzione che la nostra squadra fosse più forte dei nostri avversari, però purtroppo nel calcio ci sono partite dove gli episodi fanno la differenza”. Nella sua esperienza stabiese, Menolascina ha collezionato 92 presenze e segnato 12 gol: “Trovare il gol più bello è difficile per me perché ne ho fatti pochi, ma forse quello con la Battipagliese su punizione sul palo del portiere è quello che ricordo con più affetto”. Gaetano Fontana ci ha parlato di complicità sulle punizioni (Clicca qui): “Noi in quegli anni tiravamo le punizioni come se fossero stati rigori. Jimmy le calciava molto bene, lui da destra con il sinistro e io viceversa, ma alle volte cambiavamo per sorprendere il portiere avversario. Quando avevamo punizioni a favore, avevamo quasi un gol fatto e spesso si esultava ancor prima di segnare”. La chiacchierata verte inevitabilmente sulla situazione attuale della Juve Stabia e sul periodo difficile dal quale si sta cercando di venire fuori: “I tempi sono cambiati. Seguo tantissimo le Vespe e sono convinto che anche quest’anno possono dire la loro. La scorsa stagione hanno disputato un campionato eccezionale e la spinta del pubblico fa si che si giochi in 12 in casa. Venire a prendere punti a Castellammare non è facile per nessuno. Oltretutto c’è una squadra importante e che sta lavorando molto bene. Parlo da tifoso e da innamorato di quei colori che porto nel cuore. I risultati negativi di questo periodo fanno parte del gioco. Alla lunga la squadra si tirerà su e farà vedere di che pasta è fatta. Farà cose importanti e si toglieranno molte soddisfazioni, anche perché i numeri di mister Braglia parlano da soli. E’ un allenatore importante, esigente e un grande motivator e alla fine farà ancora una volta bene”. Infine arriva il saluto alla piazza stabiese che lo ricorda con tanto affetto: “La Juve Stabia la porterò sempre nel mio cuore e saluto tutti i miei veri amici che spero di rivedere presto”.
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