Matera, Cassia. "Vicenza in B? Juve Stabia unica ad avere diritto al ripescaggio"
Il Vicenza è stato ripescato in serie B, ed è una lotta a tre per promuovere una squadra in Lega Pro dai dilettanti: Correggese, Taranto e Akragas le candidate. Questo nuovo corso di terza serie non inizia sotto i migliori auspici visto quanto accaduto in questi giorni.
Su questo argomento abbiamo intervistato in esclusiva il tecnico in seconda del Matera Loreno Cassia, vice di Gaetano Auteri da diversi anni.
Mister Cassia a voi è toccato l’onore di inaugurare questa nuova Lega Pro contro la Paganese, anche se alla fine vi siete dovuti accontentare di un pareggio.
"La prima gara di campionato è sempre un’incognita perché non tutti i giocatori riescono ad assimilare il lavoro tattico di mister Auteri in breve tempo. Alla luce di quello che si è visto in campo, siamo rammaricati per la divisione dei punti, ma abbiamo visto dei progressi importanti da parte dei ragazzi. Ripeto, stizziti per il risultato ma non per il gioco svolto".
Passiamo al ripescaggio in serie B che ha coinvolto diverse squadre di terza serie, fra cui la principale è proprio la Juve Stabia. Lei cosa ne pensa di questo verdetto?
"Ho cercato di seguire attentamente la vicenda vuoi come addetto ai lavori, vuoi perché volevo vedere come finiva la vicenda. A mio modesto parere, e per le giustificazioni che ha dato l’organo competente, non credo che sia finita nel modo migliore. Ci saranno senz’altro dei ricorsi. Credo che qualche altra squadra avesse i requisiti idonei per aspirare a quel posto vacante in serie B e parlo ovviamente della Juve Stabia, visto i parametri che inizialmente cercavano, perché la squadra campana era in serie B, e se si doveva colmare il vuoto lasciato dal Siena, penso che si dovesse “pescare“ nel torneo cadetto. Fra le quattro squadre retrocesse in Lega Pro, due non avevano i titoli e una era fallita, pertanto la Juve Stabia, a mio modo di vedere, era l’unica che potesse aspirare a coprire il posto vacante".
E’ andato il Vicenza in B soffiando il posto al Pisa proprio sul traguardo per un cavillo burocratico.
"Posso immaginare la delusione sia della società sia dei tifosi perché si dava la squadra toscana in B per via del punteggio più alto a loro favore. La giustificazione ufficiale credo che strida con le regole del gioco del calcio giocato. Penso che il Pisa sicuramente farà sentire la sua voce nella sede opportuna, ne ha tutto il diritto".
Chi andrà secondo lei in Lega Pro fra Correggese, Akragas e Taranto?
"Questa è un’altra situazione bislacca. Ora bisogna aspettare fino al 2 settembre per vedere chi potrà essere la prescelta dalla serie D ad approdare in serie C. Il comunicato FIGC dice che qualora persiste il vuoto organico saranno valutate le retrocesse della Lega Pro, mentre contestualmente dice che nelle corsie di favore sono Correggese, Taranto e Akragas tutte di serie D. Cosi nasce un’altra situazione curiosa: se dovesse essere ripescata una squadra del Sud (Taranto o Akragas) dovrebbe essere collocata nel girone A che include squadre del Nord. Facendo ciò, il girone A si troverebbe in una confusione nel criterio geografico oltre a relativi aumenti economici delle società".
Ritornando al calcio giocato, dove colloca il Matera nel campionato di serie C alla fine del torneo.
"Il Matera si affaccia alla Lega Pro come matricola e pertanto non deve sottovalutare tutti i problemi che la categoria nasconde. E’ un campionato duro e difficilissimo da giocare e gestire. Nessuno ti regala niente, e ogni punto che si conquista e solo frutto del lavoro che si svolge settimana dopo settimana. L’esordio con la Paganese sintetizza quanto detto. Le gare si giocano dal primo all’ultimo minuto di recupero senza mai abbassare la guardia. Noi crediamo nel raggiungimento della salvezza, speriamo molto presto, poi il resto verrà da se".