Feola a TJS: "Gli stabiesi sono commoventi. Fisicità? Vi spiego il timore degli avversari. E che emozione quel gol..."
Vincenzo Feola, mastino della fascia sinistra della Juve Stabia dalla stagione 1994 alla stagione 1999, è il protagonista della nuova esclusiva della redazione di TuttoJuveStabia:
Vincenzo Feola, arma letale sulla fascia sinistra della Juve Stabia dal 1994 al 1999…
“Sono stati cinque anni indimenticabili. Castellammare è stata per me il massimo. Giocare nella ‘Città delle Acque’, in una piazza così importante, con il calore di questa gente, è un’emozione enorme”.
La sua stazza e la sua fisicità incutevano timore in molti avversari, lei notava questa paura nell’affrontarla?
“(ride, ndr) La notavo eccome. La mia forza è stata anche quella. La mia fisicità, la mia determinazione e il mio carattere hanno fatto sempre la differenza. Questa era l'arma segreta per giocare a certi livelli”.
E’ passato dal vincere i Playout contro il Nola nel ’95-’96 a perdere la finale Playoff contro il Savoia nel’98-’99…un vero peccato?
“Non dovevamo proprio giocare quei Playoff. Dovevamo direttamente vincerlo quel campionato. Quella fu la mia più grande delusione a livello calcistico. Perdere una finale ti resta dentro tutta la vita”.
Il suo ricordo più bello da calciatore delle Vespe…
“Sicuramente il gol che segnai ad Ancona. Ricordo volentieri i gol in casa, oltre alla salvezza contro il Nola”.
Da bandiera di questa squadra, come giudica la parte di stagione fin qui disputata?
“La Juve Stabia è stata brava a gestire le difficoltà incontrate dopo una stagione, la scorsa, dove ha fatto grandi cose. I tifosi devono restare vicino a questi ragazzi perché la serie B è un bene prezioso per la città. Ma loro devono capire che quando ci sono da fare dei sacrifici, la società non si tira indietro. Gestire un club in cadetteria non è facile per nessuno. Vanno ringraziati assolutamente i due presidenti per i sacrifici che fanno”.
Due gare in casa e 1 solo punto, secondo lei, l’obiettivo da raggiungere qual è?
“Fa parte del gioco. Fino a questo momento la squadra ha lottato in tutte le gare e un momento così può capitare nell’arco della stagione. L’obiettivo deve restare la salvezza. Raggiunta questa, ci si può divertire. Sognare è lecito…”
Dopo la sua avventura alla Casertana, può essere l’Arzanese la sua nuova squadra?
“Voglio allenare. Non mi interessa dove, ma voglio una squadra con un programma e un progetto serio”.
Qual è la squadra favorita nel girone G della serie D?
“Turris e Sarnese su tutte. Questo però è un campionato equilibrato che sarà aperto a qualsiasi soluzione”.
E per quanto riguarda i Gironi H e I?
“L’Ischia farà il vuoto e dominerà la stagione. Matera, Bisceglie e forse il Monopoli se la giocheranno fino alla fine. Nel girone I, fra un po' il Messina saluterà tutti”.
Un saluto ai tifosi della Juve Stabia che la ricordano con tanto affetto…
“La Juve Stabia è nel mio cuore e l’affetto che mi regalano i tifosi gialloblu mi commuove. La cosa più bella che mi rimane è la gente di Castellammare, che mi apprezza anche sotto l’aspetto umano”.